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Dolce vita a Bisaccia
 
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I ritmi tranquilli , i suoni e gli odori, lo scenario pittoresco, che sa di antico, dei vicoli del centro storico, fanno si che a Bisaccia si respiri davvero l’aria di una dolce vita. Il piccolo paese ai confini della provincia di Avellino è un oasi suggestiva per chi desidera un momento di relax per ritrovare una dimensione più a misura d’uomo. Per saperne di più si segnala www.confraternitasantantonio.it, sito ricco di notizie e di immagini.

 

Una misteriosa principessa
Gli scavi e le ricerche archeologiche nel territorio di Bisaccia, hanno restituito reperti databili dal X secolo a.C. Appartiene all’età del ferro il rinvenimento della “Tomba della Principessa”, con indosso ancora uno splendido corredo funerario (spille e pendagli d'ambra, 50 bracciali in bronzo ad arco inflesso, oltre a vasi e brocche di ceramica e terracotta). Purtroppo, nonostante la Tomba sia famosa, l’identità della principessa rimane sconosciuta.

 

Il Castello e la rievocazione storica
Nel corso dei secoli Bisaccia ha avuto un ruolo strategico grazie alla sua ubicazione geografica. Un monumento storico importantissimo che si consiglia di visitare è il Castello Ducale, che sorge nella zona più elevata dell'antica Bisaccia ed intorno al quale si sviluppò l’impianto urbano medievale. Le visite guidate comprendono la torre e la loggetta rinascimentale con archi a tutto sesto. Ogni anno viene riproposto per ricordare il soggiorno dell'imperatore Federico II nel Castello di Bisaccia.

 

La Cattedrale
La facciata della Cattedrale ha conservato il portale con bassorilievi romanici in pietra. Il coro ligneo seicentesco conservato al suo interno, opera della Scuola di Bagnoli Irpino, è di fattura estremamente pregevole.

 

Un’istantanea del passato
La maggior parte degli abitanti di Bisaccia ha preferito trasferirsi in una nuova zona distante 2 km dal centro, dopo il sisma del 1980 che ne danneggiò in gran parte le strutture. Per cui il centro storico, che ne sopravvive come un’istantanea, è ciò che rimane di un recente passato, dal sapore contadino.

 
     
 

Alle piccole case dagli umili portali in pietra si alterna ogni tanto un palazzo signorile, fregiato all’ingresso con lo stemma nobiliare della famiglia. Anche nelle aree abitative, dove tuttora vive chi non ha lasciato le proprie radici, nonostante gli adattamenti costruttivi moderni, si respira ancora un senso d’antico. In queste stradine e vicoli parla soprattutto il silenzio.

 

Vasti orizzonti ed incontri ravvicinati
I colori del paesaggio cambiano soprattutto al ritmo delle colture agrarie, come il grano, che rivestono la maggior parte delle morbide colline e delle piane del territorio. Da Bisaccia si ammirano vasti orizzonti, che si estendono verso il Tavoliere delle Puglie, punteggiati qua e là da altri paesini abbarbicati sulle alture. Il punto panoramico più bello è sul piazzale della Chiesa di S. Antonio da Padova, che merita una visita per il corredo sacro di interessante valore artistico.
Il territorio è sempre stato l’habitat ideale di una ricca selvaggina , in particolare fagiani e lepri, ed era già riserva di caccia al tempo di Federico II di Svevia. Inoltre è molto facile avvistare rapaci a caccia, come nibbi e poiane, senza inoltrarsi necessariamente nel territorio, ma rimanendo a lato della S.S. che raggiunge il paese.

 

Dolce la vita e rustici i sapori
A Bisaccia è tradizionale la produzione dei latticini, come il provolone, il burro, la scamorza, la ricotta, e la produzione del pane croccante, cotto nei forni a legna. Naturalmente le festività locali conservano ognuna le proprie tradizioni culinarie, di cui non facciamo menzione, perché vi invitiamo a venirle a scoprire!!!